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Menaggio (CO) - Inquadramento planivolumetrico per il PII, impatto paesistico e progettazione esecutiva della nuova R.S.A. nel Comune di Menaggio, località Carlazzo

Il progetto si inserisce nel più ampio PII del Comune di Menaggio, che prevede il recupero qualitativo di alcune abitazioni dismesse e la realizzazione di nuova volumetria residenziale con la rete infrastrutturale viaria e di servizio in località Carlazzo, oltre alla trasformazione della attuale Villa di Loveno in struttura alberghiera.
La localizzazione e l’orientamento della struttura assistenziale risponde a criteri di rispetto morfologico del terreno circostante e del migliore sfruttamento dell’asse geotermico. L’orientamento radiale del corpo principale rispetto alla cima della collina consente la minore visibilità possibile dell’edificio oltre che la migliore visuale per gli ospiti, evitando la forte differenza tra stanze a monte e a valle.
La distribuzione funzionale prevede:
– 4 nuclei su due piani (oltre alla possibilità di realizzarne un 5° al 3° livello) per un totale di 90 posti letto;
– un piano terra destinato ai servizi comuni;
– un Centro Diurno per 25 ospiti;
– tutti gli spazi di servizio necessari a rendere la struttura funzionale ed adeguata oltre che alle nuove normative, anche alla massima razionalità gestionale, presupposto indispensabile al funzionamento nel tempo di strutture di questo tipo.
L’impianto planimetrico ad L risponde a necessità funzionali ma anche architettoniche permettendo di articolare l’edificio in due volumi formalmente distinti.
Il criterio adottato suggerisce un corpo principale con tetto a falde e un corpo aggiunto terrazzato, come se fosse un ampliamento recente dell’edificio originale.
Il volume è parzialmente inserito nel terreno, pur offrendo nella parte posteriore un ampio spazio di facile accesso per gli ospiti e alcune attività di servizio. Sul fronte ovest, lateralmente all’ingresso principale, si articola un terrazzamento con un pergolato affacciato sulla valle per il soggiorno all’aperto.
Il fronte ovest è il più articolato sia per i volumi dell’edificio che per i terrazzamenti che sono orientati nel modo migliore verso la luce. Il sole e si affaccia, sottolineandone il percorso, sulla vecchia sede ferroviaria che portava a Porlezza e che diventerà un interessante percorso ciclabile.
I volumi, i tetti, il trattamento delle facciate e alcuni dettagli costruttivi suggeriscono un’architettura tradizionale, senza riprodurla in modo artefatto.
L’obiettivo è quello di inserirsi nel contesto con un linguaggio riconoscibile, ma che ad una lettura più vicina evidenzi soluzioni attuali, improntate al funzionamento di una struttura che deve inevitabilmente essere tecnologicamente avanzata.